LABORATORIO DI HOMEBREWING

Il termine homebrewing solitamente si riferisce alla birrificazione domestica o casalinga, ossia all’arte di produrre la birra in casa. Non essendo operazione banale, solitamente si fa ricorso ad appositi kit reperibili in commercio, che contengono tutta l’attrezzatura necessaria. A questa occorre solamente aggiungere gli ingredienti principali, quali malto, luppolo, zucchero e acqua. 

La Cooperativa Sociale OPS! è da anni impegnata nel campo dell’educazione dei minori dai 0 ai 18 anni. La cooperativa ha da sempre mostrato la massima attenzione allo sviluppo delle competenze trasversali dei ragazzi che frequentano i propri centri. La cooperativa nell’ambito dei servizi offerti dal proprio Centro Aperto Polivalente offre una vasta gamma di laboratoriali manuali e creativi con l’obiettivo di accrescere le competenze attraverso l’approccio del learning by doing. In quest’ottica si pone questo nuovo laboratorio di homebrewing. Attraverso questo laboratorio, infatti, i ragazzi si sono cimentati nella produzione artigianale di birra, toccando con mani processi naturali come l’ammostamento e la fermentazione impegnandosi nelle misurazioni necessarie al corretto svolgimento del processo di birrificazione, come la misurazione del Ph con il Phmetro, la misurazione della densità del mosto con il densimetro o il rifrattometro, la misurazione dell’avanzamento della trasformazione degli amidi in zuccheri con test all’iodio. La cura e la meticolosità nelle diverse fasi del processo sono servite ai ragazzi ad aumentare il loro grado di attenzione, la capacità di rispettare fasi e tempistiche necessarie al buon esito del procedimento oltre a riscoprirsi capaci di essere protagonisti di un processo creativo prodotti finali partendo dalle materie prime di base semplici come acqua, zucchero e grani (orzo, frumento e altri cereali). Per la realizzazione del laboratorio è stato necessario acquistare un piccolo impiantino per la cottura e la fermentazione delle materie prime oltre agli strumenti di misurazione ed al necessario per l’imbottigliamento. 

I nostri ragazzi sono stati protagonisti di tutte le fasi: 

  1. Macinazione del malto. Utilizzo del macinino 
    Macinazione deve essere grossolana e non fine, per un miglior ammostamento. 
  1. Ammostamento. Cottura a diverse temperature per tempi stabiliti.  
    Durante questa fase gli amidi presenti nei malti utilizzati devono trasformarsi in zuccheri. Con l’utilizzo del test allo iodio si verifica che ciò sia avvenuto. 
  1. Filtrazione. Utilizzo di appositi filtri. 
    Separare la parte liquida del mosto dalle trebbie per rendere limpida la birra. 
  1. Whirlpool. Tecnica utilizzata per la separazione delle trebbie residue nel mosto. 
  1. Aggiunta dei lieviti. Utilizzo di lieviti specifici a seconda del tipo di birra che si vuol realizzare. 
    I lieviti sono i protagonisti della fermentazione. Essi infatti in determinate condizioni ambientali di temperatura trasformano gli zuccheri semplici in alcol e anidride carbonica. 
  1. Fermentazione. Utilizzo del fermentatore o di un tino di fermentazione che deve essere conservato in un ambiente ad una data temperatura per un periodo di ca. 7gg. 
  1. Maturazione o fermentazione secondaria. Utilizzo del fermentatore o di un tino di fermentazione che deve essere conservato in un ambiente ad una data temperatura per altri 7gg. 
  1. Infustamento e imbottigliamento. Trasferimento del mosto in bottiglia. 

Sostenendoci contribuirai ad implementare il Fondo per finanziare gli studi professionalizzanti di ragazzi in condizioni di svantaggio sociale. Facendo la tua offerta riceverai il kit assaggio della birra “Ops!”.